“Durante la conversione del C.D. Decreto Sostegni è stata concessa anche per il 2021 la possibilità di rivalutare i beni d’impresa”, afferma l’avv. Gabriele Pacifici Nucci. “L’unica differenza – continua l’avvocato – sta nel fatto che la possibilità di esercitare l’opzione per il riconoscimento fiscale dei maggiori valori attribuiti in seguito all’applicazione dell’aliquota del 3% è stata eliminata”.
In virtù di questa possibilità, le imprese che dovranno chiudere il bilancio 2021 potranno aggiornare il valore iscritto nel registro dei beni ammortizzabili, ai fini civili, senza però modificare il valore fiscale.