Il 24 febbraio 2025 è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale la Legge 21 febbraio 2025, n.15 di conversione del Decreto-Legge 202/2024 .Le disposizioni del provvedimento entrano in vigore dal giorno seguente la sua pubblicazione ufficiale.
Di seguito le novità più rilevanti :
Contratti a scadenza – Dal 31 dicembre 2025 si potranno sottoscrivere contratti di durata superiore ai 12 mesi, ma comunque non dovranno eccedere i 24 mesi, per “esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva individuate dalle parti” (articolo 19, comma 1, lettera b), D.Lgs. N. 81/2015 come modificato dall’articolo 14, comma 4, DL n. 202/2024).
Proroga scadenze fiscali per il 2025
Il Decreto Milleproroghe 2025 concederà più tempo per l’adempimento degli obblighi dichiarativi e l’ approvazione dei modelli fiscali , tali proroghe riguardano l’anno 2025 e includono:
Lo slittamento dal 28 Febbraio al 17 Marzo 2025 della presentazione delle dichiarazioni fiscali Irpef, Ires, Irap che sarà posticipata dal 15 Aprile al 30 Aprile 2025.
Quanto ai software per la compilazione dei dati relativi agli ISA (Indici sintetici di fiscale affidabilità) ed elaborazione della proposta di concordato preventivo biennale si avrà una proroga dal 15 aprile al 30 aprile 2025.
Altro punto sarà la riammissione dei decaduti dalla Rottamazione-quater con l’aggiunta al Dl n. 202/2024 originaria dell’articolo 3 bis che ha introdotto una nuova chance per tutti i debitori che hanno presentato la domanda di definizione entro il 30 giugno 2023.
Dunque la Legge di conversione Milleproroghe 2025 ha riammesso i contribuenti decaduti dalla Rottamazione–quater. Coloro che avevano aderito alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali, ma sono risultati decaduti per mancato pagamento di una o più rate entro il 31 dicembre 2024 , potranno essere riammessi presentando domanda entro il 30 aprile 2025.
Il 17 marzo 2025 l’Agenzia delle Entrate Riscossione inizierà la campagna di adesione per la riammissione alla quarta edizione della definizione agevolata delle cartelle rendendo noto sul proprio sito il modulo online ,per consentire ai debitori di completare l’iscrizione alla stessa, da quando sarà disponibile online fino alla mezzanotte del 30 aprile 2025,si potrà avere modo di inviare elettronicamente sia la richiesta iniziale sia i documenti aggiuntivi per completare quella già effettuata.
Le somme dovute dovranno essere versate con l’applicazione di un tasso di interesse del 2% annuo , calcolato a partire dal 1° novembre 2023, e potranno essere corrisposte o in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025 o in un massimo di 10 rate, con le prime due scadenze fissate al 31 luglio e al 30 novembre 2025, le successive saranno ripartite nei seguenti anni con rate semestrali al 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre del 2026 e 2027.
Regime iva
Per gli enti del Terzo Settore, Il Decreto Milleproroghe 2025 prevede un rinvio dell’entrata in vigore del nuovo regime IVA posticipandolo dal 1° gennaio 2025 al 1° gennaio 2026 concedendo un ulteriore anno di tempo per l’adeguamento alle nuove fiscali alle organizzazioni non profit ,incluse le associazioni, le fondazioni e gli enti di volontariato.
Esclusioni dal Decreto Milleproroghe 2025
Sono state escluse alcune misure dal Decreto Milleproroghe 2025 e saranno oggetto di provvedimenti separati, ci riferiamo a:
1)Sugar Tax : il rinvio dell’entrata in vigore dell’imposta sulle bevande zuccherate non è stato incluso nel decreto. L’applicazione della Sugar Tax è dunque sospesa e resta in attesa di un futuro provvedimento legislativo.
2)Concordato Preventivo Biennale (CPB) : nonostante le richieste da parte di professionisti e associazioni di categoria, l’emendamento che prevedeva la proroga dei termini di adesione al CPB è stato annullato, dunque rimangono invariate le scadenze attuali.
Credito d’imposta Transizione 5.0: nuove agevolazioni per le imprese
Rilevanti novità anche sul credito d’imposta Transizione 5.0, disciplinato dall’ articolo 38 del Dl n. 19/2024 con lo scopo di promuovere la transizione verso tecnologie più efficienti e sostenibili , ciò rappresenta un’opportunità strategica per le aziende che puntano all’innovazione aumentando le modalità di accesso all’incentivo , nello specifico il credito d’imposta sarà riconosciuto anche per gli investimenti effettuati prima della presentazione della domanda , con la condizione però che siano sostenuti a decorrere dal 1° gennaio 2024.
Le nuove aliquote agevolate sono pensate sulla base degli importi investiti secondo un meccanismo a scaglioni:
- 35% del costo, per la quota di investimenti fino a 10 milioni di euro
- 5% del costo, per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria.